Riprendiamo dal sito di Odissea questa sconcertata risposta a un articolo di Ernesto Galli Della Loggia, uscito sul Corriere della sera il 19 febbraio 2024.
All’alba del secondo millennio, il monaco Gaunilone divenne famoso per aver osato scrivere la sua Difesa dello stolto (1070), con cui criticava la prova ontologica dell’esistenza di Dio del monaco Anselmo. Gli dedico la perplessità che ho provato studiando la prova ontologica dell’impossibilità di uno Stato palestinese, argomentata da Ernesto Galli della Loggia (Corriere, 19 febbraio). Vi ricordate quell’ente di cui non si può pensare nulla di più grande? Si chiama Dio. Se gli mancasse l’esistenza, se ne potrebbe pensare uno più grande! Lo stolto non lo vede, e per questo ritiene possibile che Dio non ci sia. Solo possibile, per carità. Un’ipotesi, ma concepibile. Che stupido.
Partiamo dalla premessa ontologica del nuovo Anselmo: “la garanzia assoluta della sicurezza di Israele”. E come non accettarla! Diamine, Israele deve pur essere sicuro. È fatta, lo stolto è in trappola. Non vede che è “impensabile che lo Stato ebraico possa mai accettare l’esistenza di uno Stato palestinese”? Dopo il 7 ottobre, poi. E allora perché sono “tutti d’accordo”, gli stupidi, “nell’idea che la soluzione da perseguire dovrebbe essere quella dei ‘due popoli, due stati”? (Che siano “tutti d’accordo” non è vero, se solo si ascoltassero molti palestinesi e molti esperti, ma questo è secondario).
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Bel collegamento anche se Dio e Israele mi sembrano sempre più vicini e più lontani mannaggia al monoteismo saremmo stati tutti più felici con tanti dei buoni er tutti
Brava Roberts De Monticelli che ci fai leggere la realtà ricordandoci la storia del pensiero
Che dire? Complesso, bello, potente. Brucia.