Questa pagina rinvia a due articoli su quello che alcuni considerano il massimo filosofo vivente, Jürgen Habermas. Ma com’è possibile che il filosofo della normatività, anzi quello che aveva considerato la costituzionalizzazione normativa dei diritti umani una sorta di rivoluzione sistemica delle democrazie, non si accorga che le norme di cui si parla nella dichiarazione recentemente da lui firmata sono più che abbondantemente: atrocemente violate? E com’è possibile che una “fanciulla” i cui meriti estetici e televisivi non parevano sottintendere un senso kantiano dell’autonomia dell’etica (rispetto alla politica) veda meglio del filosofo la differenza fra ebraicità e stato ebraico di Israele, islamismo e popolo palestinese? Misteri di un’epoca buia.
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Il filosofo è il nonagenario Jürgen Habermas, che a volte è incoraggiato ad atteggiarsi come coscienza morale della Germania, e che si è recentemente pronunciato per “il sostegno ad Israele e agli ebrei tedeschi” con una dichiarazione condivisa con altri tre eminenti colleghi. Essa non è sembrata, però, all’altezza degli ideali dialogici teorizzati da Habermas nelle migliaia di pagine che hanno fatto per decenni la gioia dei lettori italiani di libri come Fatti e norme, contributi a una teoria discorsiva del diritto e della democrazia, Teoria dell’agire comunicativo voll. 1 e 2, Storia e critica dell’opinione pubblica, e molti altri.
La fanciulla è la nostra Veronica Gentili, giornalista e conduttrice televisiva, fieramente avversata da Vittorio Feltri per aver ipotizzato che in occasione di un’intervista (vera, non come quelle allestite su di lui da Crozza) avesse un po’ alzato il gomito. Molto seguita dal pubblico soprattutto maschile. E chissà se anche il rustego Vittorio non sia attratto da Veronica. (Continua la lettura su Affaritaliani.it dove l’aricolo è comparso: https://www.affaritaliani.it/esteri/hamas-israele-gentili-vs-habermas-non-e-lo-sterminio-della-vita-ebraica-887543.html?refresh_ce
Sullo stesso tema e’ uscito – fra gli altri – un articolo sul Manifesto (versione online 17 novembre 2023). Esprime (e argomenta) un doppio sconcerto: uno minore – “Il falso” – e uno maggiore – “l’enigma”. Scaricalo qui o leggilo qui: https://ilmanifesto.it/il-falso-e-lenigma-sulla-dichiarazione-firmata-da-habermas
Forse sarebbe stato più opportuno pubblicare tutta la dichiarazione di Habermas, anziché rappresentarla a piacimento, per poterla poi provare a criticarle.
Parrebbe che la “colpa” di Habermas stia “nel sostegno a Israele” (paese aggredito dallo stato-Hamas) e agli ebrei tedeschi” (nuovamente oggetto di minacce in Germania e altrove). Si sa, ormai, é più “popolare” esprimere simpatia agli aggressori: Putin docet.
Spero che il dott. Longo non si sia sentito obbligato a fornire questa nuova prova del suo ben noto acume.