Aggiornamento della battaglia per il Lago Bianco – e più in generale contro la pessima abolizione dell’indipendenza dell’Autorità Parco – cui di Nazionale è rimasto solo il nome – rispetto ai politici delle amministrazioni locali.
Vedi qui a quale governo (2017 – governo Gentiloni) risale l’ultima legge ammazza-parchi: https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/istituzioni/2017/03/28/galletti-parchi-con-riforma-contribuiscono-a-sviluppo-paese_f93b1c8b-b74e-4927-b974-8a6e19035beb.html
E’ questo il tragico. Purtroppo nel 2017 il governo Gentiloni, tramite il ministro Galletti, ha varato una riforma degli enti parco nazionali, trasformandoli di fatto in attori dello sviluppo economico, la cui governance veniva messa nelle mani dei portatori di interesse locali. Così veniva a cadere la missione primaria della tutela e conservazione, in favore della valorizzazione, e veniva a cadere lo status di interesse nazionale, quindi universale, in favore del localismo e delle clientele territoriali. Quello che il sindaco scrive su Facebook è del tutto in linea con questa nuova missione: i parchi sono stati trasformati in un grande spazio per investimenti, non rappresentano più nessun altro valore. Che serve parlare? Serve investire. Sta scritto nella legge voluta dal PD, purtroppo! E’ QUESTA CHE BISOGNEREBBE SMONTARE!
Il 10 settembre il gruppo di volontari “Salviamo il Lago Bianco” ha guidato la passeggiata solidale che ha permesso a quasi 300 persone di vedere con i propri occhi l’indicibile scempio del lago già in atto a forza di ruspa e tubi: lo sfondamento della tundra, la preparazione di questo bene pubblico e sulla carta superprotetto, questo lago subglaciale a 2600 metri, al suo destino di volgare bacino di servizio dell’industria privata della neve artificiale per le piste del turismo invernale. Questo gioiello delle Alpi, con una flora e una vegetazione unica, studiata dai botanici di tutt’Europa, nel cuore del Parco dello Stelvio. E per di più in una zona più severamente tutelata, a compensazione, imposta dall’Unione europea, di uno scempio analogo precedente, compiuto nel 2005, giudicato criminoso e sanzionato di conseguenza. E i Dirigenti del Parco dove sono? Tranquilli: acconsentono a tutto. In violazione non soltanto del loro mandato, ma anche dell’articolo 9 della Costituzione, che, recentemente aggiornato, recita:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura …Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.”
Oltre all’articolo di Roberta Cervi su “Centro Valle”, 16 settembre 2023 (vedi sopra, scarica qui il pdf), riprendiamo qui di seguito l’articolo di R. De Monticelli su “Avvenire”, 2 settembre 2023 (scarica qui il pdf.)
E’ possibile contribuire alla raccolta fondi per fermare questa ulteriore devastazione: https://gofund.me/79334d28
Per ulteriori informazioni e istruzioni vedi Pagina fb: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid0Bo72MuphxDWkMFrAncWvAcKz3mHdHdkVJDPt3JnwjiuGKiGnmAW2qWYomEwTjDWfl&id=61550043128981
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