“L’ombra della corruzione sull’università, ma i professori meritano più fiducia” – una riflessione di Roberta De Monticelli

domenica, 1 Ottobre, 2017
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Dal fisico e filosofo Carlo Rovelli un po’ di luce sullo stato effettivo dell’Università italiana. Da leggere senza abbassare la soglia di attenzione critica.

Clicca qui per leggere l’articolo di Carlo Rovelli

Questo intervento di Carlo Rovelli dovrebbe essere letto e meditato da tutti noi, ma soprattutto dall’attuale Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca. Purché non lo si voglia usare semplicemente per lenire le profonde ferite che a tutte le persone di buona volontà infligge un costume consortile, nel reclutamento ma non soltanto, e non limitato agli scandali che emergono, la cui diffusione è innegabile, e i cui motivi sono al contempo strutturali e in parte facilmente correggibili.

Ad esempio, mentre giustamente Rovelli critica la pletora di norme e vincoli che costringono gli aspiranti a pubblicare tanto, e magari male purché tanto, una parola andrebbe spesa sull’assurdità di un sistema di esami che permette al candidato di ritirarsi se il voto non gli garba e ripertere l’esame più o meno indefinitamente. Oppure, sulla creazione di vincoli impropri che deriva dalla possibilità di candidarsi per il dottorato nella stessa università dove si è studiato, e addirittura di far carriera sempre e solo lì.

Infine, dar fiducia al giudizio dei singoli non significa evidentemente legittimare le “cordate”, a tutti i livelli della promozione e del finanziamento della ricerca (cf. i numerosi interventi  su questo blog al proposito:

https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2016/03/scienza-politica-technopole/

https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2012/09/abilitazione-dossier/

https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2011/12/lettera-di-gianluca-briguglia/

e molti altri….)

Insomma, la discussione è aperta. Alla fine, non spetterebbe a noi (tutti, universitari) far proposte ragionevoli al Ministro – invece di limitare le nostre battaglie al loro aspetto sindacale?

Roberta De Monticelli

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