«Se n’è andato all’età di 84 anni un protagonista della nostra vita pubblica e uno degli ultimi intellettuali di valore. Soprattutto, fino alla fine, un uomo libero che si è speso con la passione civile di un grande laico. La camera ardente verrà allestita a Montecitorio e sarà aperta al pubblico domani (sabato) dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 19.
“C’è un impoverimento culturale che si fa sentire, la cattiva politica è figlia della cattiva cultura”, così Stefano Rodotà, morto oggi all’età di 84 anni, ammoniva già nel 2000. Una frase che sintetizza l’impegno di una vita di un protagonista della nostra vita pubblica che con passione inesausta ha sempre cercato di far valere un punto di vista laico nei grandi temi del nostro Paese. Difficile inquadrarlo con un’etichetta – giurista, politico, riserva della Repubblica – ma anche complicato incasellarlo dentro uno schieramento: è stato radicale, poi indipendente di sinistra, infine movimentista senza casacca. Comunque sempre a sinistra. E’ stato un intellettuale di valore, uno degli ultimi in questo Paese sempre più avaro di idee. Soprattutto, fino alla fine, è stato un uomo libero».
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