“La firma umana. Saggio su Tzvetan Todorov” – Il libro di Giulia Cosio

La interpellavo sempre così nelle mie lettere, e adesso che mi trovo a dover scrivere una breve storia di questo libro, un libro che considero nostro più che mio, non trovo altro modo di farlo che scriverle una breve lettera, aderendo ad un’abitudine che purtroppo non avrà più un seguito. Ed è strano scrivere in italiano,  dato che da quando questa storia ha avuto inizio, da quando nel 2012 ha concesso ad una studentessa di filosofia quell’intervista che adesso è in calce ad un libro, la nostra lingua veicolare è stato il francese, e forse anche per questo mantengo l’intestazione originale delle nostre comunicazioni abituali, per sentire un po’ meno il dolore della separazione definitiva.

Perché perdere un maestro fa sentire orfani, soprattutto se si tratta di un maestro che come un padre si è pazientemente impegnato a farmi spazio e a mostrarmi la strada che avrei un giorno dovuto seguire da sola. E anche grazie all’aiuto della professoressa De Monticelli questa storia è diventata carta stampata.

Monsieur, lei ha creduto in me tanto da affidarmi le sue ultime parole sulla sua opera; ha desiderato l’esistenza di questo libro anche più di quanto l’abbia desiderata io, sigillando il suo personale testamento all’interno della prefazione. Non c’è dono più grande, ed è un dono generoso come è stato lei, tanto più perché scritto in quella forma che rende omaggio alla storia del nostro rapporto, la lettera. Così è cominciata e così è giusto che finisca, anche se, come vede, ancora mi rifiuto di crederci e mantengo in vita la corrispondenza. La saluto Monsieur, come ho sempre fatto: à bientot, j’espère. E aggiungo: la sua firma è in buone mani.

Giulia”

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