Morire per l’Europa
17 giugno 2016
di Antonio Longo
“L’assassinio di Jo Cox, deputata laburista anti-Brexit, per mano di un nazionalista inglese che ha motivato il suo folle gesto urlando “Britain first”, rappresenta un punto di svolta nell’immaginario collettivo europeo. Finora nessuno era morto per l’Europa. Per la prima volta, nei suoi settant’anni di vita, l’Europa piange un suo morto.
La costruzione europea è un grandioso processo storico, che si differenzia da altri grandi processi del passato, perché segna il passaggio dallo stato nazionale, come fonte esclusiva della sovranità e della democrazia, ad una nuova formazione che rende possibile la condivisione della sovranità e della democrazia in un’area pluri-statale: ein Staat der Staaten, per dirla semplicemente con le parole dei ragazzi della Rosa Bianca”.
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