«Guai a chi parla dell’etica superiore di tutti perché questo era Robespierre» dato che «il dovere nostro è di fare andare avanti l’Italia. Quindi, di fare sinergie, mettere insieme le forze – dico bene? – Mh! Senza pensare a …. a principi etici».
Sono solo alcune frasi dell’intervento pronunciato dal nuovo Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Massimo Inguscio, in occasione dell’incontro “Il futuro della ricerca. Cnr e Università insieme per l’innovazione” che si è svolto venerdì 8 aprile 2016 nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania su invito del rettore Giacomo Pignataro, e che è possibile ascoltare integralmente qui:
E’ una bella risposta a tutti quelli che invocano criteri di trasparenza ed equità nella gestione delle risorse pubbliche e che vedono nei conflitti di interesse o di competenza e nelle logiche spartitorie della politica un male endemico del quale questo Paese dovrebbe una volta per tutte liberarsi. Come la Senatrice a vita Elena Cattaneo, come Giovanni Bignami, già presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, come i molti autorevoli rappresentanti del mondo accademico e scientifico che ne hanno ripreso le critiche al metodo con cui è stato finora gestito il progetto Human Technopole, legato (ottima idea) alla destinazione di una parte dell’area ex-Expo alla ricerca scientifica, che dovrebbe godere di 1,5 miliardi di finanziamenti statali ripartiti su 10 anni (idea altrettanto buona pur nel deserto in cui languisce il resto della ricerca e dell’università italiana). Critiche anche costruttive, come si può vedere da questo appello pubblicato anche sul “Corriere della sera” il 31/03/2016:
https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2016/03/appello-human-technopole-expo/ .
Forse non tutti sanno che il Presidente del CNR presiede anche la Commissione per l’Etica della Ricerca (vedi https://www.cnr.it/it/ethics). Ma come è possibile rivestire questo ruolo e contemporaneamente permettersi quei toni allusivi, opachi, sintatticamente disarticolati e esplicitamente minatori nei confronti di chi per i criteri di trasparenza si batte pubblicamente? Come è possibile essere la massima autorità pubblica per l’etica della ricerca e insieme incarnare comportamenti esemplari di ciò che si vorrebbe estirpare? C’è tutto: gli accordi sottobanco: “uno chiacchiera con l’IIT – cioè uno non dice «io a te non ti … eccetera» e cerca di capire cosa fare”. Il “conto” da presentare al politico di turno: il Ministro “ha la bontà … di sentire molto adesso il CNR… … perché è ovvio che deve pur … come dire … sentire noi”. La minaccia neppure troppo velata per chi non si allinea: “guai a chi parla dell’etica superiore di tutti perché questo era Robespierre” (il quale a onor del vero aveva posto la “virtù” al di sopra di tutto e non l’etica ed era anzi ben disposto a violare e transigere norme etiche e di giustizia per far marciare le sue idee). L’atto di gettare il sasso e nasconder la mano: “è chiaro che una … cioè, a volte troppa passione … eh … non prendere appunti, però, no”.
Parole come queste suonano profondamente offensive, non nei confronti di Elena Cattaneo soltanto, ma di tutti i cittadini e le cittadine che hanno provato sconcerto e anche indignazione di fronte a metodi tanto estranei all’etica della legalità e al dettato e allo spirito della nostra Costituzione (Art. 9, Art. 33, Art. 34).
Anche la logica di questo discorso lascia stupefatti: alla premessa che il Ministro dovrà sentire il CNR, cioè l’istituzione pubblica deputata a promuovere la ricerca italiana con i metodi di terzietà e trasparenza accettati dalla comunità scientifica internazionale, segue la conclusione “quindi faremo sinergia” – a prescindere dai principi etici, appunto. Non: quindi svolgeremo il nostro compito di applicazione delle regole di controllo e trasparenza. No: faremo sinergia con l’ente già investito di poteri e risorse indipendentemente da queste regole. Perché, come il Prof. Inguscio aveva già spiegato, “non è che uno dice «Vade retro Satana», ma uno dice «eeeeh … no è giusto così, vediamo se li possiamo usare anche noi così»”. Si intende, i soldi piovuti per arbitrio politico. “E’ giusto” dunque l’uso arbitrario e non trasparente del denaro pubblico!
Infine le scuse offerte alla stampa del giorno dopo (“Repubblica” 16/04/2016, p. 23) ribadiscono, con l’innocenza di un’abitudine radicata, esattamente la stessa noncuranza nei confronti del principio di trasparenza e lo stesso misto di relativismo etico e realismo politico: ma questi suonano davvero sorprendenti sulla bocca di un alto funzionario che dovrebbe curarsi in primo luogo dell’interesse pubblico. E che invece esprime rincrescimento, non per la sostanza delle cose dette, ma perché sono state rese pubbliche. E ribadisce che non c’è alcun obbligo assoluto in materia: “Io volevo dire che se si vogliono raggiungere dei risultati, muoversi in nome di valori assoluti non ti fa essere costruttivo”.
Tutte queste ragioni configurano a nostro avviso un’incompatibilità assoluta con l’alto ruolo pubblico di Presidente del CNR e quindi della Commissione per l’Etica della Ricerca. Chiediamo quindi le dimissioni del Professor Inguscio da questa carica, augurandoci che questa richiesta sia condivisa da tutti i ricercatori e i cittadini a cui sta a cuore una vera politica pubblica degli investimenti in conoscenza e ricerca al fine di promuovere un’autentica ascesa del nostro Paese agli standard di civiltà che siano all’altezza delle altre nazioni libere ed avanzate nonché del suo glorioso passato scientifico e culturale.
Roberta De Monticelli (Centro di Ricerca PERSONA), Università San Raffaele, Ruggero Pardi (Associazione di Biologia Cellulare e del Differenziamento), Università San Raffaele, Guido Poli, Università San Raffaele ;
Per la Presidenza di Libertà e Giustizia:
Nadia Urbinati, Columbia University, New York (Presidente)
Tomaso Montanari, Università degli Studi di Napoli Federico II (Vicepresidente)
Gustavo Zagrebelsky, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Università di Torino, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (Presidente Onorario)
Paul Ginsborg, Università di Firenze
Adesioni (in progress):
Remo Bodei, UCLA e Em. Università di Pisa
Lorenza Carlassare, Em. Università di Padova
Zaira Cattaneo, Università di Milano – Bicocca
Giacomo Costa, Em. Università di Pisa
Guido Cusinato, Università di Verona
Nando Dalla Chiesa, Università di Milano
Mario De Caro, Università di Roma Tre e Tufts University
Roberto Escobar, Università di Milano
Roberto Esposito, Scuola Normale Superiore
Claudio La Rocca, Università di Genova
Margherita Pieracci Harwell, Em. University of Illinois
Alfonso Maurizio Iacono, Università di Pisa
Stefano Rodotà, Scuola di studi superiori dell’Università degli Studi di Torino
Salvatore Settis, Em. Università di Pisa
Alberto Vannucci, Università di Pisa
Nicla Vassallo, Università di Genova
Maurizio Viroli, Università di Lugano e Princeton University
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Leggi anche Nella palude della politica, di Gilberto Corbellini, Domenica – Il Sole 24 Ore e Soldi agli amici, tagli ai più bravi, di Giovanni Bignami, L’Espresso.
La nostra richiesta di dimissioni è stata segnalata anche dal Corriere della sera 24 aprile 2016, vedilo qui
Zaira Cattaneo
Università di Milano-Bicocca
Guido Cusinato (Università Verona)
Prendere lezioni di cultura da chi ignora la lingua italiana è riprovevole. Essere rappresentati da ignoranti e incompetenti è proprio soltanto di un paese sottosviluppato. Il signore in argomento sarebbe bene che studi un po’, rifletta e faccia un corso accelerato relativamente a che cosa significa etica e alle implicazioni sociali che ne scaturiscono. E’ riprovevole essere rappresentati da persone assolutamente non all’altezza del ruolo che svolgono.
Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana: almeno su questa etica “superiore” che è alla base del vivere civile e di tutte le Istituzioni nazionali (ovviamente compreso il CNR) sarà d’accordo? (ammesso che li conosca).
aderisco
Sottoscrivo in pieno e mi associo all’appello.
Roberto Budini Gattai Adesione all’appello
Università degli Studi dell’Insubria
aderisco
mi ricorda le frasi del ministro Lunardi sulla mafia
Aderisco all’appello
Università di Napoli Federico II
Giuseppe Giudice
Univ. Federico II – Napoli
Sergio Labate (Università di Macerata)
Giuseppe Forte Università degli Studi di Catania
Uno che prendere appunti
Giulio Colavolpe
Università di Parma
Università di Cagliari
e
King Abdullah University of Science and Technology, Saudi Arabia
ALMA MATER STUDIORUM – Università di Bologna
Dipartimento di Scienze Umanistiche – Università di Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche – Università di Catania
Ecco uno che ci impara come va la vita!
Giorgio Bellia – Università di Catania
Condivido e sottoscrivo l’appello
richiesta dimissioni
Paolo Liverani, Università di Firenze
Richiesta dimissioni
Inguscio si ispira a Bertone. Vada in pensione. Ader1sco all’appello
Università di Roma “Tor Vergata”
Aderisco
Aderisco
Non si puo’ stare in silenzio ma e’ doveroso manifestare il proprio dissenso
Aderisco
Parole sconcertanti.
below threshold
Giuseppe Mele
Aderisco all’appello
Francesca De Vecchi
Università Vita-Salute San Raffaele,
Facoltà di filosofia
Centro di ricerca in fenomenologia e scienze della persona PERSONA
Interfaculty Centre for Gender Studies
aderisco
aderisco
Aderisco.
Ricerca senza etica. Quindi occupa quel posto per un tornaconto personale?
senza parole
aderisco
E’ vergognoso,dimissioni subito!!!!!
aderisco
Aderisco!
Aderisco!
Aderisco!
da semplice tecnico della prevenzione mi chiedo se è proprio la mancanza di etica di Inguscia che gli ha permesso di fare carriera all’interno del CNR. Purtroppo, a fronte di tanti bravi ricercatori che lavorano e non hanno tempo di preoccuparsi di far carriera, mi sembra che ce ne siano altri che invece si spendono per portare lustro al CNR ed a se stessi in maniera abbastanza discutibile.
la nostra attuale classe dirigente sta dimostrando molto chiaramente in quale modo si può far carriera in Italia: VAI AVANTI PERCHE’ SEI AMICO O PARENTE DI QUALCUNO.
L’inizio istituzionale e pubblico lo fece l’On. Napolitano con Monti e lo ha concluso con Renzi.
Inguscio!!!!! chi è? perchè è li? forse conosce qualcuno di nome “ETICA” e finge solo di non conoscerla.
INRIM
aderisco
se la realtà supera la fantasia…
Aderisco
Aderisco!
Aderisco
Aderisco!
Firmo per le dismissioni di questo cialtrone ignorante e presuntuoso
Aderisco
Henriette Molinari,
Cnr Milano
Aderisco
Università degli Studi di Brescia
Stefania Sparnocchia
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Marine
Sede secondaria di Trieste
Marina Avitabile
Universita’ di Milano-Bicocca
aderisco
aderisco
Marco Vianello
professore associato di analisi numerica
dipartimento di matematica
Universita’ di Padova
Aderisco e mi vergogno anche per lui.
Diceva Einstein: Solo chi è VERAMENTE indipendente può rimanere abbastanza libero da agire MORALMENTE. Ed Inguscio è stato scelto dal potere politico, perché ad esso omogeneo, e quindi NON può agire moralmente.
Dobbiamo liberarci da questi condizionamenti che stanno distruggendo la scienza (ed aggiungo, anche la nostra società)
Aderisco
Tommaso Maccacaro
Istituto Nazionale di Astrofisica
e si dimetta anche dal Gruppo 2003 !
Università di Firenze
Pier Giorgio Borbone, Università di Pisa
aderisco
Aderisco
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Via di Vigna Murata, 605
Roma
“Il potere non sta tanto nell’esercizio della propria forza, ma nel consenso dei dominati alla propria subordinazione” (Umberto Galimberti)
aderisco
Vorrei avere la Carrozza come presidente CNR!
Sotto al cartello “NON DISTURBATE IL MANOVRATORE”, tutti imparano qualcosa: così l’arroganza diventa minaccia. E la minaccia diventa uno stile. Una volta avrebbero tutti indossato l’orbace. Il vizio è antico.
Che un presidente della Commissione per l’Etica della Ricerca dichiari pubblicamente di infischiarsene dell’etica e poi restare al suo posto, può capitare solo in Italia. In un paese normale un personaggio del genere sarebbe già stato fatto dimettere a tutela dell’istituzione che non sarebbe degno di rappresentare.
Donato Zipeto – Università di Verona
Aderisco all’appello
ADERISCO ALLA RICHIESTA DI DIMISSIONI.
Condivido e sottoscrivo, anche se purtroppo lo ritengo in piena sintonia con l’attuale classe dirigente di questo nostro povero Paese. Non per nulla è stato nominato dal governo disattendendo l’esito della selezione pubblica per l’individuazione del presidente CNR.
Renato Spagnolo, ex dirigente di ricerca INRIM, Torino
“business is business”
something that you say which means the purpose of business is to make a profit, and that other things, such as personal feelings, must not be allowed to prevent this.
Cambridge Idioms Dictionary, 2nd ed.
“research is research”
something that you say which means the purpose of RESEARCH is to make a profit, and that other things, such as personal feelings OR ETHICS, must not be allowed to prevent this.
Inguscio è un raccomandato dal PD Renziano, massone opus dei etc. andrebbe dimesso da tutto
Senza parole! Aderisco
aderisco alla richesta di dimissioni
andrea caitidirettore, centro di ricerca “E. Piaggio”, università di Pisa
dipendente CNR, aderisco.
dimissioni!
Aderisco
Aderisco!
Camilla Pagani
Aderisco
Aderisco volentieri all’appello.
Con molta rabbia, delusione e senso di impotenza. Perché, certo,se Inguscio potrebbe forse avere le competenze di un operatore ecologico – e non vuole essere un insulto agli operatori ecologici! – vedo un mondo politico, accademico, “culturale” totalmente infestato. L’Italia Berlusconi-Monti-Renzi è largamente indecente, la cultura e la moralità è un’eccezione sempre più rara. E questo schifo quotidianamente lo incontro nel mio Ateneo e nel mio Dipartimento, nella mia vita.
Gabriele Bersani Berselli, Università di Bologna
Poi non lamentiamoci se i nostri migliori ricercatori fuggono all’ estero. Non si può non manifestare il proprio dissenso in situazioni del genere. Aderisco.
Aderisco all’appello.
Aderisco alla richiesta di dimissioni del Presidente del CNR. L’Italia, la sua ricerca e il mondo universitario non hanno bisogno di tipi come Inguscio (e di chi l’ha messo lì).
INRIM
Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica
Deploro la gestione della cosa pubblica esemplificata da parole e atteggiamenti come quelli di Massimo Inguscio che, come dipendenti dell’INRIM, abbiamo conosciuto per un paio d’anni.
Purtroppo non sono stupito dalla vicenda e, come al solito, la toppa è peggio del buco! Il fatto grave non è solo dire certe cose, ma pensarle: il non sapere di venire registrato non vale come giustificazione… e censurare il video intero completa l’opera.
Angelo Baracca
Dipartimento Fisica e Astronomia
Università di Firenze
Aderisco. Se Inguscio avesse un minimo di dignità si dimetterebbe spontaneamente.
Che vergogna!
Aderisco alla richiesta di dimissioni. Lino Di Martino, Ordinario di algebra, Università degli Studi di Milano Bicocca
Vergogna! Dimissioni!
Angelo Baracca
Dipartimento di Fisica e Astronomia
Università di Firenze
Se alle frasi pronunciate in occasione dell’incontro “Il futuro della ricerca. Cnr e Università insieme per l’innovazione” si aggiunge il fatto che nella cinquina proposta al Ministro Giannini dal Comitato di Valutazione per la nomina del Presidente del CNR il prof. Inguscio si era classificato al terzo posto a pari merito con Adriana Albini e Roberto Danovaro (punteggio 86/100), si intuiscono molte cose.
Armando Taliano Grasso
Condivido e sottoscrivo
Dipartimento di Studi Umanistici
Università della Calabria
Se la ricerca non rispetta i principi etici è automaticamente schiava di qualcuno, dei potenti, delle lobbie, dell’industria.
Che è quello che si sta realizzando, e in massima parte è già realizzato, nella ricerca, ma anche nella scuola e nella sanità.
Ma così non può essere onesta, non può trovare la verità ma solo ciò che conviene a chi paga.
Chi dice certe cose vuole distruggere i servizi pubblici ed i beni comuni per regalare tutto al privato.
Auspico le dimissioni.
INRIM
Michaela Reinhardt (Università Piemonte Orientale)
La dimostrazione che h-index elevato non significa affatto intelligenza, saggezza, rispetto!
L’etica è l’antidoping naturale dell’agire umano. Non se ne può fare a meno.
Ricercatore dell’INRIM- Mi sono chiesto più volte come mi sarei comportato e come si comporterebbero i miei colleghi, se uno studente facesse lo stesso tipo di affermazioni, con lo stesso tipo di linguaggio usato dall’attuale presidente del CNR
Aderisco
università di Napoli “Federico II”
Sottoscrivo.
Prendere posizione di fronte ad una simile dimostrazione di totale assenza di scrupoli, per di più in un’occasione ufficiale, è doveroso: un simile comportamento non è adeguato a chi ricopre un ruolo così importante.
Ma partecipo senz speranze. Inguscio ancora una volta è stato incapace di tener la lingua a freno; in fondo, però, ha solo incautamente esplicitato ciò che nel suo contesto (quello che l’ha messo lì) è prassi quotidiana
Senza principi etici non c’e’ ricerca che si possa definire tale.
Il presidente del piu’ grande (numericamente) ente di ricerca italiano, non puo’ permettersi, nemmeno per errore, un’affermazione tale. mancando il buon senso di dimettersi, in quanto auto-discedidato, non rimane che chiedergli cortesemente di farsi da parte.
Ricercatore dell’INRIM
L’immoralità è il fondamento del dispotismo così come la virtù è l’essenza della repubblica. (Robespierre)
Buon 25 aprile professore.
Vergogna, simbolo dell’arroganza del governo di cui il soggetto è emanazione
Aderisco all’appello.
Dipartimento di Studi Umanistici
Università Ca’ Foscari – Venezia
INRIM
Università degli Studi di Udine
aderisco
Vittorio Basso
INRIM
INRIM
Carlo Appino
INRIM (Torino)
Dirigente di Ricerca-INRIM. Con l’auspicio che finalmente si capisca che per far ripartire l’Italia è proprio necessario farla finita con questi retaggi del passato!
INRIM
INRIM
PhD, assegnista INRiM.
E’ inaccettabile, come del resto molte altre azioni mosse dal medesimo soggetto.
Aderisco all’appello.
Dimissioni!
“…non prendere appunti, però, no. ”
Allo stesso modo si esprimeva il professor Inguscio quando era presidente dell’INRIM (fino a febbraio 2016), durante gli incontri sindacali.
E anche qui abbiamo conosciuto gli ammiccamenti, le risatine e la spavalda gestione operata da costui.
Ricercatrice INRIM e rappresentante del personale
Aderisco in tutto e per tutto.
Senza etica delle attività di ricerca, pur sempre nella libertà di studio totale, e attenzione ai problemi e dettagli non si va da nessuna parte. Dimissioni o sedia ?
L’ampia adesione di ricercatori dell’INRiM è un po’ la prova provata dell’apprezzamento e del consenso capitalizzati da I. nel corso dei due anni abbondanti di presidenza dell’Istituto nazionale di metrologia. Cari colleghi del CNR, tanti auguri! Ovviamente “Mh! Senza pensare a… a principi etici”.
Aderisco
Aderisco – “anche di questo se pole facete bono mercato” era una folgorante battuta del film “Brancaleone”, non può (continuare a) essere il vessillo dell’Italia che amiamo
Universita’ La Sapienza Roma
Vergogna,vergogna, vergogna
Aderisco alla petizione.
Aderisco
ex dirigente di ricerca INRIM
Giuseppe Marotta, Università di Modena e Reggio Emilia
Nel nostro paese ormai comincia ad essere a rischio la stessa DEMOCRAZIA!… Renzi e il suo PD ci stanno portando dritti verso la DITTATURA. Infatti stanno sottomettendo tutto alla politica … con la Riforma (?) costituzionale si ha la netta impressione che vogliano sottomettere la stessa magistratura alla politica … e che politica, poi … vedansi le continue inchieste giudiziarie, che convolgono sempre più tanti politici … soprattutto del PD …
Aderisco
INRIM
aderisco
INRIM
Aderisco
Università di Firenze
Sottoscrivo
INRIM
Aderisco toto corde
Aderisco
Università del Piemonte Orientale
aderisco
INRIM
Universita’ degli Studi di Firenze
Carla Poncina Istituto Storico della Resistenza Vicenza