È nota ormai alla nostra comunità la lettera ufficiale con la quale il Vice Presidente dell’Ospedale San Raffaele Pelissero comunica alla Presidente dell’Università Vita Salute San Raffaele la decisione di non rinnovare la convenzione.
E tuttavia tutte le parti sono state convocate dal Ministro a Roma – e anche gli studenti inviano la loro rappresentanza. Certo, i margini per la ricomposizione della crisi si assottigliano. E tuttavia chiunque fra noi docenti abbia visto anche solo la foto degli studenti in assemblea con i loro mille cartelli, “Mettetevi d’accordo”, ancora spera che non cada nel vuoto il loro appello non distruggere ciò che loro e le loro famiglie hanno visto come un investimento per il futuro.
Ma cosa è POSSIBILE fare?
La proposta di mediazione del ministro è limpida nelle intenzioni ed estremamente logica negli strumenti proposti: ridefinizione del CDA con rappresentanza paritetica dei due Enti (OSR e AMT, 4 membri a testa) e un membro super partes, indicato dal ministro stesso, con funzione di garanzia. Lo spirito di questa proposta dev’essere assolutamente recepito, ma esiste un modo di adattare la proposta allo statuto vigente che permetterebbe di avviare SUBITO un accordo per un processo di cambiamento nella cornice dello Statuto attuale. Questo consentirebbe la ricomposizione del conflitto tra i due Enti, e la sopravvivenza del nostro Ateneo non solo come entità giuridica ma anche per i valori che esso rappresenta.
Lo statuto dell’Università San Raffaele stabilisce che il suo Consiglio di Amministrazione deve essere così composto: il Presidente dell’Associazione Monte Tabor, un Rappresentante dell’Associazione Sigilli, fino a 3 rappresentanti della comunità finanziaria e industriale, 2 membri designati dal Senato Accademico, un rappresentante degli enti sostenitori e il rettore.
Sarebbe ragionevole attribuire alla designazione da parte di Rotelli i 3 rappresentanti della comunità finanziaria e industriale, e che venisse attribuita al presidente nominato dal ministro la posizione del rappresentante degli enti sostenitori (dopotutto si può considerare il ministero equivalente a un ente sostenitore). Potrebbero restare invariate le altri posizioni, garantendo in tal modo che i rappresentanti dei docenti non siano a priori attribuiti a uno dei due Enti e mantengano indipendenza di opinione e di giudizio.
Nella sua ultima riunione, il 14 Febbraio scorso, Il Consiglio di Amministrazione dell’Università ha già deliberato (anche se la delibera non è finora neppure stata discussa dalla Associazione Monte Tabor, che ha il potere di nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione) l’acquisizione di altri 2 membri indicati da Rotelli; occorrerebbe che Rotelli ne indicasse un terzo e che, contestualmente, avvenissero delle dimissioni: la dott.sa Voltolini da Presidente (resterebbe a rappresentare l’Associazione Sigilli) e due degli attuali membri. In questo modo OSR avrebbe 3 membri, e l’Associazione Monte Tabor altri 3 tenendo conto che il rettore, a statuto vigente, è nominato su indicazione del suo presidente ed è quindi emanazione diretta della AMT.
Questa sarebbe una soluzione transitoria aperta a ulteriori sviluppi, ma avrebbe il vantaggio di potere essere realizzata immediatamente.
Domani mattina il Ministro Francesco Profumo incontrerà il Rettore, i Presidi delle tre Facoltà, l’Associazione Monte Tabor e una delegazione di studenti composta da uno dei Rappresentanti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, i due Rappresentanti degli specializzandi e la Rappresentante per i settimi anni di Medicina. Non si sa se il Ministro incontrerà anche OSR. Molto probabilmente verrà presa una decisione importante per quanto riguarda il futuro di Vita-Salute. Secondo alcuni la Voltolini confermerà la volontà di convenzionarsi con un’altra struttura. Secondo altri, invece, accetterà in extremis la proposta ministeriale. Proprio stamattina la Voltolini ha inaugurato con un breve discorso il Primo Convegno di Studi Patristici di “Genesis. Centro di Studi Patristici L. M. Verzé”. Dopo aver ringraziato i relatori, ha detto rivolgendosi ai presenti: “Siamo in pochi perché, come sapete, stiamo vivendo un momento non solo molto difficile, oserei dire quasi drammatico della nostra istituzione che è sottoposta a un attacco fortissimo, è sottoposta anche a ricatti – possiamo ben dire – che hanno un po’ turbato e frastornato tutti quanti, compreso il mondo degli studenti. Confidiamo che questa situazione a breve possa trovare una composizione e che quindi il pensiero dei nostri studenti possa concentrarsi sulle cose vere e interessanti e sulle ragioni per le quali loro sono qui”. Un indizio per l’incontro di domani con il Ministro? Vi teniamo aggiornati.