Il corpo docente della nostra Università è chiamato alle urne, per una votazione dalla quale uscirà una terna di candidati alla nomina di Rettore. Secondo lo Statuto vigente, la nomina spetta al Presidente dell’Associazione Monte Tabor. Tuttavia con queste votazioni, la cui procedura è stata deliberata nel corso dei consigli delle tre Facoltà congiunte, pur con qualche ritocco tecnico da parte del Senato Accademico, segnano l’occasione del grande rinnovamento che la nostra istituzione può dare a se stessa dopo la morte del Fondatore e i fatti di cui l’opinione pubblica è stata informata.
Il consiglio delle tre facoltà riunite ha in effetti deliberato, nelle sedute che ha tenuto a partire dallo scorso novembre 2011, una procedura che si è venuta via via precisando. In particolare, è un Rettorato “di transizione” quello per il quale il corpo docente è chiamato a contribuire in modo essenziale, esprimendo mediante votazione a scrutinio segreto la volontà della maggioranza dei suoi membri. Il Rettore che sarà designato a partire dalla terna dei candidati più votati che uscirà dalle urne si impegna, secondo le delibere sopra menzionate:
1) a elaborare, insieme con gli altri organi direttivi dell’Università, una proposta di modifica dello Statuto, che, mettendo a profitto l’esperienza di altre università private e adattandola comunque alle nostre caratteristiche specifiche, dia un peso significativo agli organismi rappresentativi del corpo docente e del corpo discente nella formazione delle decisioni che riguardano il loro sviluppo, rispettando la separazione dei poteri direttivo-scientifico e amministrativo-gestionale, che è garanzia di corretta e non arbitraria distribuzione-valorizzazione delle risorse;
2) a dimettersi non appena questa riforma dei metodi e delle regole della governance sarà approvata, in modo che si possa procedere alla nomina di un Rettore secondo le nuove regole;
3) a non ripresentarsi candidato a questa carica.
Il consiglio congiunto delle tre facoltà, in vista dell’auspicio da molti condiviso che una figura di indubbio e grande prestigio scientifico e culturale, di assoluta autorevolezza deontologica e morale, e capace inoltre di rappresentare presso l’opinione pubblica il meglio della tradizione e dell’innovazione che la nostra Università custodisce, ha deciso di aprire le candidature a rettore di transizione anche ai Professori emeriti, e non soltanto a quelli attualmente in ruolo.
Il Senato ha preso atto della presentazione delle candidature dei Professori Giuseppe Bianchi, Guido Pozza, Claudio Rugarli, Lucio Sarno e Alberto Zangrillo e ha verificato la loro conformità a quanto deliberato nei Consigli di Facoltà riuniti in seduta congiunta.
Tutti i materiali inviati dai candidati al Senato sono disponibili per i colleghi in Faculty on Line.
La consultazione avverrà presso i locali designati dall’autorità competente, nelle seguenti date:
• Lunedì 21 maggio, ore 10-12 e 14-16
• Martedì 22 maggio, ore 10-12 e 14-16
• Mercoledì 23 maggio, ore 10-12
È stata designata una commissione elettorale, che presiederà alle operazioni di voto, composta dai Professori Laura Bellodi, Ottavio Cremona, Clelia Di Serio, Maurizio Ferrari, Roberto Mordacci, Massimo Reichlin (membro supplente). La commissione sarà presieduta dal docente di prima fascia più anziano nel ruolo.
Modificando, per ragioni tecniche e di opportunità di cui si assume la responsabilità, alcune indicazioni uscite dai precedenti consigli Interfacoltà , il senato accademico ha infine deliberato:
(1) Di inviare all’Associazione Monte Tabor i nomi di tutti i candidati che abbiano superato la soglia del 33% (se ve ne saranno) e in ogni caso i nomi dei tre candidati più votati. (In caso di candidati ex aequo al terzo posto, sarà inviato il nome di tutti.)
(2) Ogni elettore potrà esprimere fino a due preferenze, del cui ordine non sarà tenuto conto (barrando il nome dei candidati, che sarà prestampato nella scheda; sarà ammesso il voto a un singolo candidato, mentre sarà considerata nulla la scheda che riporterà più di due preferenze).
Il tempo è venuto, dunque, perché i Docenti di questa università contribuiscono al primo passo del rinnovamento – e, come molti di noi sperano, di un recupero di credibilità e autorevolezza, anche di fronte ai nostri attuali e futuri studenti e alle loro famiglie, che recenti crisi e vicende mediatiche hanno messo a dura prova. Escano dalle urne – questo l’auspicio – i nomi di coloro che saranno in grado di aiutarci a questo passo.
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