Come indica con chiarezza il sottotitolo, in questo volume non si persegue il fine di aggiungere pagine alle migliaia già dedicate alla questione politica nella filosofia di Heidegger a partire da Essere e tempo; qui ci proponiamo bensì di percorrere la strada, assai meno battuta, dell’individuazione e dell’approfondimento della medesima questione nella sua riflessione giovanile. Riflessione, questa, che viene fatta solitamente coincidere, dalla letteratura critica – nonché dall’indicazione della Gesamtausgabea cui, peraltro, ci atteniamo –, con i primi anni di libera docenza (1919-1923) presso l’Università di Friburgo ed è orientata ad una questione fenomenologica fondamentale: quella della ricerca di un pensiero rivolto all’origine, cioè di un pensiero – come si esprime Heidegger – diretto al rinvenimento di un accesso adeguato e genuino all’esperienza concreta nella sua struttura originaria.
L’enunciazione di tale intento investigativo, tuttavia, sollecita un interrogativo, anzi, potremmo addirittura dire, una vera e propria perplessità: perché occuparsi della questione politica nel pensiero del giovane Heidegger quando, a ben guardare, egli stesso pare non affrontarla in modo specifico? Effettivamente, se si vanno a sfogliare le pagine dei suoi primi corsi, non vi si rinviene mai un cenno esplicito a qualcosa come una questione «politica» o una riflessione sul «politico» tale da coinvolgere la ricerca fenomenologica dedicata alla dimensione originaria dell’esperienza. (continua)
Scarica un estratto dell’Introduzione al volume di Ferdinando Menga, L’appuntamento mancato. Il giovane Heidegger e i sentieri interrotti della democrazia, Quodlibet, Macerata 2010. Leggi la scheda del volume.
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