«Nessuno parla come gli passa per la testa, perché non parlerebbe affatto.
Parlare è piegarsi alle norme di senso della lingua in cui si parla…
È per questo che la menzogna era considerata da Kant la colpa per eccellenza.
Perché essa distrugge il linguaggio. [Allo stesso modo] violare il diritto è violare
la norma del vivere civile, cioè farla regredire a mero stato di fatto – e così levare
alla società civile il suo carattere civile»
(Jeanne Hersch, Lezioni sul crimine e la colpa, Ginevra 1970)
«Nessuno – né un dio, né un demone, né un mago, né uno scienziato – potrà fare
che il mare, là davanti a me, non abbia questa mattina scintillato sotto il sole»
(Jeanne Hersch, Tempo e musica)
Oltre che il bicentenario della nascita di Fréderic Chopin, il 2010 è anche il centenario della nascita di un’altra grande personalità di origine polacca – ma di nazionalità elvetica, anzi ginevrina: Jeanne Hersch (Ginevra 1910-2000), luce fra le più vivide nella filosofia europea del XX secolo, che è certamente per alcuni di noi fra i maestri più amati. Questo “focus” è un piccolo omaggio a lei dedicato, e insieme una raccolta in formazione e crescita di informazioni tematiche e bibliografiche sulla sua opera, e sulle iniziative in corso o in programmazione per festeggiare questo anniversario.
Jeanne Hersch amava definirsi “une présence à son temps” – le pareva un titolo più modesto che quello di filosofo. Eppure solo un vero filosofo, quale indubbiamente è stata, poteva comprendere tanto a fondo e limpidamente i tratti essenziali del secolo che ha attraversato, il secolo breve. Dal ruolo della scienza, che pensa eccome e chiede ai filosofi di rendersene conto (con buona pace di Heidegger), alla questione dei diritti umani e del loro fondamento nella ragione pratica, dalla deriva totalitaria delle ideologie all’idea di filosofia come cuore dell’educazione europea in ciascuna delle professioni, dal ruolo anti-idolatrico della critica filosofica alla custodia della trascendenza “non posseduta”, non insozzata dalle mani di Cesare, non nominata invano sulle bandiere e nelle piazze: non c’è pagina che non sia sensibile alle sfide del contemporaneo, e insieme limpida “vita pensata”. Cioè meditazione della condizione umana come tale. “Percer à jour la condition humaine” – alla maniera, dice un’altra immagine cara a Jeanne Hersch – in cui un raggio di luce sonda la profondità buia di un pozzo. « Fare intravedere l’irriducibile e l’inesauribile attraverso dei pensieri chiari », questo potrebbe essere il motto di questa pensatrice le cui proposizioni di puro cristallo enunciano i paradossi della condizione umana con cartesiana distinzione.
Eppure oggi di una cosa ancora più profonda e più semplice noi tutti vorremmo ringraziarla. Oggi, quando nel nostro Paese la verità dei fatti è tenuta in un disprezzo tale che un telegiornale del servizio pubblico può proclamare impunemente falsità fattuali, vorremmo ringraziarla per averci insegnato, con le parole e con l’azione, che niente è più indegno del distruggere con la menzogna il bene pubblico più prezioso, il linguaggio – se non forse il godere, ma allora con la complicità di ogni cittadino e dunque anche nostra, dell’impunità per questo crimine.
Nelle prossime settimane il Centro di ricerca in fenomenologia e scienze della persona dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, attraverso il Phenomenology Lab, pubblicherà le informazioni su tutti eventi celebrativi e gli appuntamenti scientifici dedicati a Jeanne Hersch e alla sua opera, materiali biografici e bibliografici – in merito alle edizioni in lingua originale e alle loro traduzioni -, oltreché contributi storici e teorici sul suo pensiero. Chiunque voglia contribuire con materiali o proposte al Focus, può farlo o iscrivendosi alla community per pubblicare direttamente nel blog oppure rivolgendosi alla Segreteria del PhenomenologyLab.info
Vai ai contenuti del Focus:
* Jeanne Hersch: un’intellettuale «presente al suo tempo». Incontro di studi sulla figura e sul pensiero di Jeanne Hersch (Ginevra, 1910/2000), filosofa di stampo kantiano, allieva di Karl Jaspers, prima Responsabile della Divisione Filosofia dell’UNESCO e teorica dei diritti umani. Giovedì 17 giugno 2010, Ore 16.00
Istituto Svizzero di Roma, Sala Conferenze, Via Ludovisi 48
* Jeanne Hersch, breve cronologia delle vita (in lingua tedesca)
* Prefazione di Roberta De Monticelli a Jeanne Hersch, Tempo e musica, traduzione italiana di Roberta Guccinelli (Baldini Castoldi Dalai, 2009)
* Donne e scrittura narrativa. Luisa Muraro a proposito di Jeanne Hersch, l’intervento di Luisa Muraro su Jeanne Hersch presentato alla Giornata di studio su Jeanne Hersch che ha avuto luogo alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele il 19 giugno 2005.
* Jeanne Hersch, da Rischiarare l’oscuro, Autoritratto a viva voce, Conversazioni con Gabrielle e Alfred Dufour (Baldini Castoldi Dalai, 2006)
* Scarica l’abstract della tesi di Sara Malaspina Il diritto di essere umani nel pensiero di Jeanne Hersch in formato Pdf. L’abstract è disponibile anche in Ph.lab Media Library/Tesi.
* Roberta De Monticelli, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
* Fabrizio Chello, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
* Roberta Guccinelli, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
* Rosa Rius Gatell e Carmen Revilla Guzman, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
* Francesca De Vecchi, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
* Stefania Tarantino, pubblicazioni su Jeanne Hersch: in formato Pdf.
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