Un pericolo grande minaccia in questo momento la nostra comunità nazionale. Se ci arrischiamo a denunciarlo pubblicamente, in un modo e con mezzi che non sono quelli del nostro mestiere – e cioè la ricerca, la formazione e l’informazione – è perché non ci pare che ce ne sia ancora sufficiente consapevolezza. Scorgiamo segni di questo pericolo in alcune dichiarazioni pubbliche di esponenti politici, in particolare quelle che urtano manifestamente contro alcuni articoli della nostra Costituzione. Fin dal 1988 la Corte costituzionale ha detto in modo netto che “i principi supremi” della Carta non possono essere “sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale” e che i diritti inviolabili dell’uomo non sono “sopprimibili neanche dalla maggioranza e neanche dalla unanimità dei consociati” perché “patrimonio irretrattabile della persona umana”. Ignorare questi principi è rischiare la distruzione degli elementari presupposti etici o pre-politici di uno Stato di diritto.
Senza alcuni elementari presupposti, il principio di maggioranza non basta a tutelare il cittadino da ogni sorta di abusi e arbitri di chi detiene il potere, come dimostra la tragica esperienza dei totalitarismi del secolo scorso, e dei regimi populistici e autoritari che si prolungano in questo secolo. Chiunque dovrebbe riconoscere questo fatto, a prescindere dalle sue posizioni o simpatie politiche.
Se chiamiamo “etici” questi presupposti, è perché essi, giunti a chiara formulazione come principi dopo l’esperienza tragica del secolo scorso, sono principi universali che vincolano al rispetto dell’eguale dignità e degli eguali diritti di ogni persona. In quanto recepiti nella Costituzione, questi principi vincolano ogni futura legislazione al rispetto di questo criterio, e quindi tutelano ciascuno di noi nei confronti di ogni abuso o arbitrio che possa esserci inflitto da chiunque eserciti il potere.
Secondo la nostra Costituzione (Art. 2) “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Ma il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (che corrisponde in effetti nei suoi due punti fondamentali all’Art. 3 della nostra Costituzione), recita che “Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti”.
Dietro questa formulazione leggiamo i due principi che definiscono in campo morale e civile la modernità, da Kant paragonata all’età della ragione, all’età adulta degli esseri umani, alla loro maturità morale. I due principi sono (1) il principio di autonomia della persona, che non è per natura o nascita soggetta alla volontà di nessuna altra persona; ogni persona – in quanto soggetto di convinzioni, valori, scelte e azioni – è riconosciuta godere di dignità non inferiore a quella di nessun’altra; (2) il principio di eguaglianza di fronte alla legge di tutte le persone, che questa loro autonomia possono esercitare soltanto nei limiti stabiliti dai codici civile e penale.
I principi di autonomia e di eguaglianza sono in effetti impegni obbliganti per ogni futuro legislatore in materia, rispettivamente, di libertà civili e di giustizia. Proprio per introdurre limitazioni oggi incostituzionali nella sfera delle libertà civili (in materia di fine vita, di espressione, di stampa, di opinione e coscienza) e nella sfera della giustizia (impunità di chi ricopre incarichi istituzionali anche relativamente a reati commessi non nell’esercizio di tali incarichi) si suggeriscono revisioni della Costituzione che potranno vanificare precisamente i fondamenti pre-politici del nostro Stato, posti a garanzia del suo essere e restare uno Stato di diritto.
Tacere di fronte alla minaccia che grava sopra questi fondamenti è in qualche modo rendersene complici. Il silenzio, il conformismo, l’indifferenza sono l’altra faccia della sopraffazione dell’argomentazione razionale attraverso la violenza dei toni e delle parole, la volgarità dei gesti o il soffocamento del dibattito pubblico nell’incongruo linguaggio dell’odio e dell’amore. Ma se vengono da chi ha un ruolo nella formazione dei giovani attraverso la scuola e l’università, e più in generale dell’opinione pubblica attraverso la scienza, l’arte e la cultura, indifferenza e silenzio sono segni di irresponsabilità anche di fronte alle generazioni future: contribuiscono a restringere sempre più il margine di libertà e le speranze di giustizia di chi seguirà.
Invitiamo dunque tutti coloro che sentono la loro parte di responsabilità nella costruzione del comune avvenire a rafforzare con la loro adesione, e soprattutto con la loro libera voce, questa denuncia del grave pericolo che siano distrutte le basi di una società civile degna del nome. E con esse le speranze delle nostre madri e dei nostri padri e l’avvenire dei nostri figli.
Chiunque, concordando con le preoccupazioni alle quali s’è qui inteso dar voce, volesse sottoscrivere l’appello, è sufficiente inserisca a suo commento NOME e COGNOME, E-MAIL, PROFESSIONE (es. Stefano Cardini, cardesio67@yahoo.it, giornalista, Arnoldo Mondadori Editore), per mezzo della maschera in fondo a questa pagina. L’appello è una bozza alla quale nelle prossime settimane s’intende dare massima diffusione. Ogni commento in calce da parte di chi intenda sottoscriverlo, volto a migliorarla o integrarla, è benvenuto.
Grazie
(La Redazione del Phenomenology Lab)
La Costituzione va difesa.
Professore di Latino e Greco al Liceo Classico “Michele Amari” di Giarre (Catania).
Studentessa in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Cagliari.
Insegnante, Torino.
Professore associato, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bologna.
Professore ordinario di Lingua Inglese, Università di di Bologna, e formatore insegnanti. Per la nostra Costituzione, per la giustizia, per i giovani, per il loro futuro DEMOCRATICO e PROFESSIONALE.
Ho imparato ad amare la Costituzione come allievo del professor Temistocle Martines. La difenderò con tutte le mie forze.
Storico Istresco, Treviso.
Consulente sicurezza ambienti di lavoro. Stanno distruggendo le conquiste civili di questo paese, se siamo davvero tanti a non poterne più perchè questo scempio continua? La Costituzione va difesa, i diritti umani vanno difesi, ma per fare questo bisogna essere PRESENTI e avere coraggio ancora di parlare, incontrarsi, uscire è sempre la piazza, il confronto, la discussione che permette crescita e cambiamento. Non potrà mai essere uno schermo a permetterci di cambiare, è solo un mezzo. Ciò che passa nell’incontro tra le persone – incontro FISICO – scatena delle energie che si muovono e che fanno muovere! Firmiamo, proponiamo petizioni e denunce, certo ma insegniamo ai giovani a tornare ad incontrarsi, a parlare e discutere guardandosi negli occhi, viso a viso! A mio avviso la partecipazione e la presenza attiva rende sicure le città e ci preserva dalla lobotomizzazione. E forse ci può ancora permettere di salvare quello che ancora la logica imperante del profitto non è riuscita a distruggere, e forse anche la nostra avanzata e moderna COSTITUZIONE.
Consulente in Progettazione Ue.
Psicologo Psicoterapeuta. Aderisco e sottoscrivo con piena convinzione. La situazione politica, sociale e culturale che stiamo vivendo in Italia mi preoccupa molto.
Consulente per la sicurezza sul lavoro. Stiamo vivendo momenti molto duri. Dobbiamo qundi fare di tutto per arrestare questo scivolamento progressivo verso una società egoistica, ignorante e arrogante. Resisitiamo, resistiamo, resistiamo e controbbatiamo.
Non sono un’intellettuale professionista, ma un’autodidatta della cultura nullatenente, ho 63 anni e due figli; sono molto preoccupata per il loro avvenire. Se al Quirinale ci fosse stato Sandro Pertini non saremmo arrivati così in basso. (Massa Marittima)
Professore ordinario di Chimica Fisica, Università di Parma.
Dottoranda in Scienze Genetiche e Biomolecolari. Istituto Scientifico San Raffaele, Milano.
Professore a contratto di Filosofia della Scienza, Politecnico di Torino.
Professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Palermo. Aderisco all’appello dei Docenti, ricercatori e studiosi in difesa del valore della Costituzione Italiana, condividendone le ragione e la finalità.
Professore di Storia e Filosofia Liceo Scientifico Statale “Guglielmo Marconi”, Parma. Condivido totalmente l’iniziativa.
Docente di Scuola secondaria di 1°grado, Bologna.
Restauratore di Opere d’Arte Antica e Moderna – Assisi (PG). “Chi porta il paraocchi, si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza” (Stanislav J. Lec).
Insegnante di lingua e cultura italiana a studenti stranieri, Bologna.
Medico ricercatore, Università degli studi di Genova. Sono d’accordo con l’appello così com’è. Approfitterei dell’occasione per promuovere una mozione a favore della reintroduzione dell’insegnamento dell’educazione civica fin dalle elementari, occasione grandissima e, direi unica, per far conoscere a tutti la Costituzione Italiana e le regole del vivere civile.
Interprete di conferenza e militante laica. Rappresento la Federazione umanista europea presso l’OSCE, l’organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e, in Italia, presiedo il consiglio della Fondazione ReligionsFree, editrice di NonCredo. Sono socia dell’Uaar, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti e garante della Consulta romana per la laicità delle istituzioni. Difendo, entro i miei limiti, “il principio supremo della laicità dello stato”. Grazie della vostra iniziativa.
Barista. Purtoppo il confronto politico è stato sapientemente spostato su un piano surreale, rendendo così la politica sempre più distante dal cittadino e permettendo a chi ci governa di agire indisturbato sotto gli occhi di tutti. Vorrei evitare di perder tempo a sognare un Paese più dignitoso.
Dottore di ricerca in Anthropologie sociale et culturale du monde gréco-romain (E.H.E.S.S Parigi); già funzionaria della Corte costituzionale – Roma.
Sottoscrivo.
Impiegata in azienda di servizi amministrativi di Roma.
Insegnante di Scuola Primaria.
Studente di Medicina e Chirurgia.
Professore di Fisica, Università di Roma 1, La Sapienza.
Ricercatore, Centro Estudos Sociais, Università di Coimbra. Portogallo. E’ un importantissima iniziativa.
Scrittrice. Credo che il momento sia tanto più preoccupante perché si ha la sensazione di essere totalmente impotenti come cittadini comuni, ma anche come professionisti e menti pensanti. Impotenti di fronte all’ignoranza, al sopruso, alla falsa coscienza sbandierata quotidianamente, alla manipolazione politica, al potere gestito con arroganza e irresponsabilità.
Studente.
Studentessa universitaria in Biologie vegetali, già laureata, futura ricercatrice? Forse…
Docente presso il Liceo Carducci di Milano.
Scientific Officer e divulgatrice scientifica.
Già Professore ordinario di Storia del cinema all’Università di Torino.
Docente di Filosofia in pensione. La Costituzione non si tocca!
Insegnante Scuola Secondaria inferiore di Zola Predosa (Bologna).
Professore associato di Psicopatologia forense, Università Federico II Napoli. Concordo pienamente con il testo dell’appello.
Innamorato della nostra Costituzione. Condivido e sottoscrivo l’appello.
Giornalista.
Giornalista, sindaca di Crescentino (Vercelli).
Solo la Costituzione può garantirci la democrazia in questo paese martoriato dall’ignoranza e dall’incultura della classe che ci governa. Difendiamola e difendiamola così come ci è stata data dai padri fondatori.
Professore ordinario di Biologia dello sviluppo, Università di Genova. Concordo con le preoccupazioni espresse dagli estensori e aderisco al loro appello.
Aderisco toto corde a questa iniziativa. E’ mandatorio difendere la Costituzione formale e quella materiale del nostro ordinamento da forze politiche che stanno aggredendo i principi regolatori della nostra convivenza civile e sociale sanciti ne cives ad arma veniant. Le crescenti diseguaglianze economiche e sociali, la xenofobia e il razzismo cavalcati ad arte per creare capri espiatori verso cui convogliare frustrazioni e insicurezze, gli attacchi e le minacce agli altri poteri dello Stato e la messa in discussione della divisione dei poteri, la costante dipendenza della politica interna da interessi economici e militari di un’élite, la sudditanza ai dettami del Vaticano per i temi eticamente sensibili e degli USA in politica estera, la politica di guerra permanente mascherata da lotta al terrorismo contrastano con la lettera e lo spirito della nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Difendere la Costituzione è difendere e vivere autenticamente giustizia e libertà.
Professore ordinario di Teoria sociologica, Università degli Studi di Pavia. Condivido.
Redattore di “école. Idee per l’educazione”.
L’attuale Costituzione è il riferimento essenziale perché la democrazia e la libertà di opinione in Italia possano resistere agli attacchi continui cui sono sottoposti per un loro stravolgimento in favore di ben noti poteri. Difendiamola.
Pensionata. Ho firmato, vale come un commento positivo.
Professore ordinario di Filosofia del Linguaggio, Università di Torino.
Ricercatore Enea, in pensione.
Dottore di ricerca in Filosofia e insegnante di Storia e Filosofia nei Licei.
Sottoscrivo senza se e senza ma. Siamo arrivati in un vicolo cieco. Grazie.
Sono un pensionato. Credo che per il popolo italiano sia arrivato il momento di scrollarsi di dosso parecchi parassiti. La cosa non sarà indolore ma aspettare equivale a peggiorare ulteriormente la situazione.
Condivido pienamente, auspicando un coinvolgimento dei giovani sui problemi posti dall’appello.
Sono un pensionato. Concordo pienamente e sottoscrivo l’appello.
Impiegata amministrativa. Condivido e sottoscrivo.
Pensionato, sottoscrivo perchè molto importante.
Dottore in Giurisprudenza, funzionario enti locali, Padova.
Ricercatore in Organizzazione Aziendale, Università degli Studi di Genova.
Cittadina italiana.
Pensionato. Sottoscrivere questo ennesimo appello è il minimo che un cittadino può fare. La COSTITUZIONE non si tocca senza le mani pulite e per fini personali o di parte! Troviamo anche forme più incisive di lotta.
Pensionata. D’accordo con questa intelligente iniziativa.
La Costituzione Italiana è l’unico strumento che ci è rimasto per impedire che i cittadini, non più tali ormai, vengano ridotti in stato di schiavitù da un uomo (?) padrone dell’Italia.
Dottore Architetto, designer pittrice e scultrice.
Senior Research Associate, CPT & Department of Mathematical Sciences, University of Durham, UK.
Ricercatore, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano. Docente di Diritto Romano, Università Bocconi.
Docente a contratto di Storia della Chiesa medievale. Concordo totalmente con l’appello, e lo rafforzerei con la sottolineatura proposta dal prof. Rodotà per mettere “in evidenza il carattere davvero eversivo di ipotesi di riforma che cancellerebbero princìpi fondativi della Costituzione”.
Resistenza, Resistenza, Resistenza!!!
Laureato in Fisica, dottorando in Ingegneria dei Materiali. Amo la nostra Costituzione, e condivido in pieno i principii e i valori che la ispirano. E non posso permettere che essa venga disarticolata da un’orda di politicanti privi di cultura democratica. Ma non sono bastati, a noi italiani, vent’anni di fascismo?
Docente di Lingua e Letteratura Inglese preso il Liceo Classico “Mariotti” di Perugia. Sono 35 anni che lavoro nello Stato e per lo Stato e assistere a questa sistematica distruzione dei valori in cui credo e che cerco di insegnare mi lascia esterrefatta ed indignata ma non senza parole. Per ora esiste ancora la libertà di pensiero ma fino a quando?!!!
Docente di Scuola Superiore.
Sono un ex insegnante in pensione dal settembre scorso. Concordo in pieno col contenuto dell’appello. Mi auguro che il Presidente della Repubblica, compiendo il proprio dovere istituzionale, si faccia garante del principio di eguaglianza di tutti i cittadini sancito dalla Costituzione. La barbarie politica degli attuali governanti deve essere fermata per la nostra salvezza e anche per la salvezza di chi questi governanti ha votato. RESISTERE! RESISTERE!! RESISTERE!!!
Studente di Economia. Condivido e sottoscrivo l’appello.
Impiegato. Condivido.
Sono una docente di lingua Francese in un Liceo. Condivido.
Professore ordinario di Filologia classica, Università di Torino.
Studentessa di Lettere. Condivido.
Dottoranda in Filosofia, Università degli Studi di Milano.
Dottorando in Musicologia, Università degli Studi di Pavia.
Giornalista freelance e molto precaria. Sottoscrivo.
Condivido.
Insegnante di Scuola Primaria, o meglio, maestra elementare che da tempo cerca umilmente di far vivere ad alunni e alunne la realtà democratica della nostra Carta Costituzionale.
Insegnante di Discipline giuridiche ed economiche e dottoranda di ricerca in Psicologia, Università degli Studi di Pavia.
Aderisco pienamente all’appello in difesa della Costituzione.
Aderisco pienamente all’appello in difesa della Costituzione.
Pensionata e volontaria per la salvaguardia della Costituzione e della sua piena applicazione. Condivido.
Docente di Scuola Secondaria. La difesa della Costituzione e della democrazia passa attraverso la presa di coscienza della gente.
Veterinaria, libera professionista. Sottoscrivo l’appello in difesa della Costituzione, ormai ultimo baluardo contro la disuguaglianza e l’illegalità diffuse nel nostro Paese.
Oltre ai fatti giustamente denunciati nell’appello, dobbiamo prendere coscienza anche del palese conflitto di potere in atto tra
Stato e Chiesa, per la quale i valori di riferimento non sono quelli stabiliti con procedure democratiche nella Carta Costituzionale Italiana, ma sono quelli delle varie enciliche: le campagne sui “valori non negoziabili” della gerarchia ecclesiastica non sono soltanto una palese negazione della laicità dello Stato, ma sono eversive.
Agricoltore. Stefano Rodotà presidente della repubblica.
Professore a contratto di Diritto dell’arbitrato presso l’Università di Torino. Condivido e sottoscrivo.
Studente presso l’Istituto Superiore del Design (Napoli).
Benvenute tutte le iniziative contro la sopraffazione del diritto, l’arroganza del potere e gli eccessi di personalismi!
Professore ordinario di Istituzioni di Diritto privato al’Università di Trieste. Sono d’accordo.
Docente di Lingua e Letteratura inglese presso Liceo Scientifico F. Severi (Frosinone).
Docente di filosofia e scienze dell’educazione, appena pensionato. La responsabilità della scuola – secondaria soprattutto – è grande, perchè non ha saputo insegnare ai suoi ex allievi nemmeno a distinguere i governanti che operano per il bene comune da quelli che perseguono il proprio interesse. Si firmi almeno questo appello in tutti i collegi dei docenti!
Insegnante di italiano e latino nel Liceo scientifico Statale “G. B. Benedetti” di Venezia.
Insegnante di Scuola primaria. Condivido.
Professore associato di Procedura penale sovranazionale Università Milano – Bicocca.
Insegnante di scuola primaria. Condivido.
La nostra Costituzione è ottima. Va difesa con tutte le forze possibili!
Insegnante in pensione, moglie di Piergiorgio Welby, firmo questo appello perchè convinta che la nostra Legge Fondamentale debba tutelare la piena libertà, dignità e autonomia di ogni cittadino fino all’ultimo respiro, potendo vivere in libertà le sue scelte di genere e condizione e sostenga il pieno sviluppo umano della persona. Ho condiviso la battaglia di mio marito per ottenere giustizia sull’art. 32, comma 2 della Costituzione. Vorrei che non venga promulgata una legge che impedisca piena libertà di scelta ai cittadini che oggi danno disposizioni sui trattamenti sanitari per un momento di incapacità. Recenti decreti e leggi su immigrazione e sicurezza, si fa per dire, fanno temere che la nostra Carta stia diventando carta straccia. Chi è preposto a informare fa finta di non sentire, vedere e “parla d’altro”. Ho paura per chi viene dopo di me.
Pensionato. Sottoscrivo.
Ricercatrice a contratto in Diritto Processuale Civile, Università di Torino. La Costituzione ci protegge, proteggiamola!
Dottoranda in Filosofia, Università degli Studi di Milano.
Dottore di ricerca in Filosofia e Professore a contratto presso l’Università di Genova.
Professore di Diritto penale, Università degli Studi di Milano.
Professore ordinario di Diritto privato nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Aderisco con la massima convinzione. Ogni giorno si va rafforzando una tendenza a trattare le questioni istituzionali “etsi ius non daretur”, quasi che ogni soluzione fosse proponibile e perseguibile da un potere carismatico. Questo è il peggior populismo, che non viene efficacemente denunciato e contrastato.
Funzionario del Ministero Sviluppo Economico e pubblicista.
Insegnante precaria di Elettronica (laureata in Fisica). Noi italiani siamo diventati schiavi di padroni ignoranti.
Impiegata statale. Ministero dei Trasporti.
Ricercatore di Economia Politica, Università di Torino. Aderisco all’iniziativa in difesa della Costituzione, difesa quanto mai necessaria!
Insegnante di Lettere. Aderisco.
Sono un’analista di mercato. I segnali di attentato alla Costituzione Italiana sono purtroppo sempre più evidenti, ma ancora più preoccupante è l’apatia generalizzata del popolo italiano, che, anestetizzato dai media complici di questo clima, non sembra reagire, se non con poche positive eccezioni e ancor meno eventi di massa (il No-B day). Cosa deve succedere perché ci sia una reazione forte a questo scippo di diritti fondamentali? Spero tanto che noi studiosi, ricercatori, formatori possiamo fungere da forza trainante, tutti insieme…
Professore ordinario di Sociologia del Diritto, Università di Milano. Sono d’accordo sul contenuto del manifesto, cui aderisco.
Avvocato.
Fisico del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Studente Università di Torino facoltà Scienze Politiche.
Studente di Giurisprudenza.
Imprenditore.
Desperate housewife… d’accordo e aderisco.
Avvocato.
Medico Psichiatra Psicoanalista.
Giornalista. Sollecitare una rivolta morale, in difesa della Costituzione e dunque delle regole basilari e non contrattabili della convivenza democratica, è doveroso ed urgente. Anche perchè, se l’equilibrio dei principi di autonomia ed eguaglianza venisse leso, la reazione dovrebbe essere di analoga portata. Storicamente, dove non può o non basta la rivolta morale, si fa strada la rivolta civile. Vorrei proprio che non si giungesse a questo e dunque spero che questo testo, saggio e sereno, volutamente spogliato di connotazioni politiche partigiane, ma perfettamente argomentato, smuova molte coscienze e induca una più diffusa consapevolezza dei rischi in agguato.
Insegnante.
Impiegato. Sono in perfetta sintonia…
Dirigente. Contro chi la vuole stravolgere o riformare per i propri scopi “privati” (politici o personali).
Docente di Storia e Filosofia.
Insegnante. Sono d’accordo, forse bisognerebbe fare anche di più.
Ricercatore, Politecnico di Milano.
Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza – Milano – insegnante di lettere Casa Circondariale San Vittore Milano.
Studente di Ingegneria Informatica, Politecnico di Milano.
Fondazione Roberto Franceschi (http://www.fondfranceschi.it). Aderiamo.
Astronomo, INAF – Osservatorio Astronomico di Torino (http://www.oato.inaf.it).
Docente di Lettere.
Professore ordinario di Astronomia e astrofisica dello IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia. Sono d’accordo.
Sottoscrivo pienamente. Non c’e’tempo da perdere.
Insegnante di italiano per stranieri (www.ctpmugello.it).
Professore associato di Storia delle Istituzioni Politiche, Università di Torino.
Impiegata. Condivido.
Professore Associato di Chimica, Politecnico di Torino.
Tecnologo, INAF, Osservatorio Astronomico di Torino. Teniamoci stretta la nostra bellissima Costituzione. Non che non si possono anche cambiare i dettagli dell’ordinamento del nostro Stato, ma i principi fondamentali di libertà, uguaglianza e giustizia, non si debbono nemmeno mettere in discussione!
Collaboratore Tecnico alla Ricerca, INAF – Osservatorio Astronomico di Torino.
Astronoma – INAF Osservatorio Astronomico di Torino.
Professore Associato di Psichiatria, Università di Pavia. Non esiste vera libertà senza uguaglianza e solidarietà.
Ricercatore, Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati). Il documento è molto bello e condivisibile al 99%.
Personalmente sono disturbato solo da un punto (che se restasse immodificato mi obbligherebbe però a ritirare la mia firma dalla versione definitiva).
Si tratta della parentesi contenente gli esempi di leggi su temi ritenuti oggi incostituzionali, tra cui è menzionata la legge di fine vita. Quella parentesi non è assolutamente funzionale all’efficacia del messaggio, ma mina alla radice la condivisibilità del documento da parte di un laico.
Quindi aderisco alla bozza, ma mi riservo di decidere se firmare la versione finale.
Astronoma, INAF, Osservatorio Astronomico di Torino.
Dirigente di ricerca, INAF – Osservatorio Astronomico di Brera. Sono d’accordo.
Ricercatore astronomo. Condivido.
Condivido.
Astronomo, INAF, Osservatorio di Torino. Resistere, resistere, resistere!
La nostra Costituzione si basa su principi inviolabili.
Tecnologo, INAF, Osservatorio Astronomico di Torino. La Costituzione non si tocca!
Ricercatore, INAF – Osservatorio Astronomico di Torino.
L’unica arma che può essere usata in un paese “democratico” per accrescere il potere di chi ne ha, a scapito dei più deboli, è quella di coltivare l’ignoranza delle masse al fine di controllarle.
Il controllo della comunicazione è l’aspetto fondamentale per tale fine. Manovrando l’accesso alle informazioni si restringe infatti la capacità individuale di pensare autonomamente. Tramite la televisione si creano quindi modelli impulsivi e superficiali la cui sola manifestazione critica sta nel battibecco personale e nel gossip. Con queste regole “vince” chi ha più visibilità mediatica e Potere Economico ed è quindi tenuta in scacco una popolazione che ha solo l’illusione della propria libertà.
Condivido e diffondo.
Ricercatore astronomo, INAF, Osservatorio Astronomico di Torino.
Bancaria in pensione. Scrittrice.
Aderisco pienamente all’appello.
Osservatorio Astronomico di Torino, INAF. La nostra Costituzione e come una margherita, ogni suo petalo è il frutto della nostra Cultura, della nostra Storia, del nostro desiderio di sentirci finalmente “popolo libero, unito e pacificato”. E’ sangue versato da nostri avi che, poco importa siano stati dalla parte giusta o sbagliata, hanno costituito, con il loro sacrificio l’Humus da cui questo fiore è nato!
E tutto questo non è retorica, e storia, siamo noi Italiani oggi !
Ora iniziate a fare il pericoloso “gioco” del “mi conviene o non mi conviene cambiarla” o se volete “Amo o non Amo” questa Laica Società in cui vivo … e nel mentre le toglierete un petalo.
Quello che vi resterà di lì a poco non sarà che un gambo sterile.
E seppur lo voleste non potrete certo riattaccare i petali che nel mentre il vento dell’oblio e della storia avranno sperso.
“Via le mani dalla prima parte della Costituzione”
E cerchiamo di non fare altri danni, oltre a quelli già fatti, sulla seconda parte!
Buon lavoro a tutti (art. 1 della Costituzione)
Insegnante di Scuola Primaria. Preoccupata per la nostra Costituzione e per le istituzioni formative della nostra Repubblica sottoscrivo.
INAF – Osservatorio Astronomico di Torino
Università di Urbino. Risposta ferma necessaria.
Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Privato, Università di Padova. Sottoscrivo convinta la bozza d’appello.
Facoltà di Medicina, Università di Genova.
Sottoscrivo e condivido
Professore straordinario di Diritto pubblico comparato, Università di Trento.
Catia Gusmini, insegnante.
Fondazione Roberto Franceschi. Quante sofferenze, quanti tributi di sangue, da parte di tutto il popolo italiano, per potersi affrancare dalla dittatura e avere un ordinamento democratico. Non dimentichiamo che la nostra Costituzione ci ha restituito la dignità di persona e ha cancellato il ruolo di sudditi che prima avevamo. Difendiamola!
Insegnante.
Docente di Lettere Istituto Professionale di Montella (AV).
Dottoranda in Filosofia.
Insegnante elementare di ruolo, seriamente preoccupata del buio civile, intellettuale, etico e politico del periodo che stiamo vivendo. Facciamo in modo che almeno la nostra Costituzione possa resistere.
Studente y cittadina.
Insegnante di Filosofia al Liceo. È vero che le Costituzioni – a differenza dei principi etici che ne sono i fondamenti – non sono ‘eterne’, perchè le generazioni si succedono le une alle altre e la storia è movimento. Ma nessun individuo o nessun cittadino singolo può permettersi di dire: ‘io cambio’ la Costituzione, perché, in questo ambito, deve valere solo il ‘noi’, riguardando essa ‘tutti’ i membri di una società, chiamati a stabilire, con amplissime maggioranze, le regole di base della loro convivenza. E, invece, è in circolazione un tizio che dice: io, io, io …
Insegnante di Filosofia.
Archeologo, illustratore scientifico.
Dirigente Scolastico. Si fatica a mantenere comportamenti civili nei confronti di quanti l’astuzia ha portato a conoscere troppo bene le vie dell’imbroglio. Principi di equità e rispetto vengono posti in discussione. Gli alunni in classe non rispettano l’insegnante che parla della Costituzione ma poi usa la sua posizione per sottrarsi al giudizio.
Metalmeccanico in mobilità, condivido e sottoscrivo. (Bergamo)
Giornalista, Milano.
Ricercatore di Linguistica italiana Facoltà di Lettere Università di Torino.
Scrittore.
Trovo molto triste, e degno della miseria morale che caratterizza questa fase della storia italiana, il fatto che si celebri Craxi – che ha distrutto il Partito Socialista Italiano – e non Pertini, che lo ha onorato con la sua onestà e con quattordici anni di prigione durante il fascismo, semplicemente per rimanere coerente con i suoi ideali.
Professore di Storia e Filosofia nel liceo di Grottaferrata (RM). Condivido il senso dell’appello, ma non ne condivido la formulazione, perché la trovo troppo generica e sfumata. Se il rischio, anzi l’attacco, è così grave, come in effetti è e viene detto all’inizio, perché non si dice chiaramente che l’attacco snaturante della Costituzione della Repubblica democratica e parlamentare viene da Berlusconi e da chi lo sostiene e lo vota? Si pensa o si spera, forse, che qualcuno di questi figuri e/o dei loro elettori sia disposto ad aderire a questo appello o a fermarsi in considerazione di esso? Ci vuol altro, altro altro altro!
Pensionato – Furci Siculo (Me).
Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trento.
Professore associato di Ingegneria dell’Informazione, Politecnico di Torino, Centro NEXA su Internet & Società, http://nexa.polito.it.
Psicoanalista. La difesa della Costituzione è la difesa del patrimonio comune a tutti. Perché, tuttavia, solo il popolo dell’opposizione difende i principi costituzionali anche a nome del popolo della maggioranza, mentre quest’ultimo non li sente come propri? La facile risposta “perché c’è Berlusconi” non mi soddisfa appieno. La tesi del “colpevole” non ha mai portato a cambiamenti significativi e stabili. Occorre cercare altro.
Laureata in Filosofia – Università San Raffaele.
Docente di Storia e Filosofia nel Liceo Scientifico di Bacoli (Na). Concordo con l’iniziativa con un profondo sdegno per lo scempio che una maggioranza che ogni giorno sgretola principi fondamentali di una Costituzione che è stata frutto di lacrime e sangue.
Ingegnere (Milano). La Costituzione è stata scritta con coscienza per il popolo italiano e non può essere rimaneggiata a piacere. Un popolo vale ben di più di una sola persona.
Pensionato direttivo Anpi, sezione Martiri di Lambrate Ortica. Un dolore cupo dentro di me di fronte a questo scempio. Hanno detto però che ” si può reagire “. Grazie dal profondo del cuore.
Impiegato.
Sottoscrivo pienamente l’appello. Grazie.
Suo malgrado e mio, la Costituzione non è mai stata completamente applicata e, quel che è peggio, è che ha già subiti tanti e tali emendamenti da risultare già abbastanza stravolta rispetto al dettato iniziale.
Sottoscrivo.
Disoccupato. Sottoscrivo l’appello con persuasione interiore. Convinto altresì che nessuna costituzione (legge) salva un popolo (nazione) da se stesso se la sua anima è corrotta. Nessun fondamento teorico della convivenza civile può salvarne forma e sostanza, se la prassi egemone è quella di disattendere ogni patto non scritto di reciproca lealtà e di eludere con disinvolta arroganza il dettato legislativo che regola la comunità, quando l’interesse personale deve sacrificarsi al bene comune. Credo che il fondamento della Legge debba confidare, prima di tutto, nella coscienza responsabile di ogni singolo soggetto della comunità. Il primo modo di onorare la volontà, lo spirito e la lettera, del Padre Costituente, e soprattutto la memoria di chi ha pagato con la propria vita un sogno di libertà realizzato nell’avvento della democrazia, è dunque quello di celebrare ogni giorno nel segno di una personale coerenza, dedita al rispetto delle persone e dei principi che ne fondano le relazioni. Nessuna legge, per quanto eccellente nella lettera, può restituire a uomini corrotti l’integrità profonda di uno spirito che li renda capaci di seguire un ideale sacrificando se stessi, invece di cercare un interesse personale sul cui altare immolare la comunità. Non è necessaria alcuna revisione del dettato costituzionale. Serve invece, prima, una riforma dei cuori e delle menti, la sola che possa restituire un’anima condivisa alla comunità ferita. Solo poi, uomini credibili potranno porre limpida mano, se mai i tempi chiedessero, alla revisione di una costituzione che fu, è stata e ancora è espressione alta di un sogno di libertà e giustizia condivise. Non la si può ridurre ora alla modesta rappresentazione (spettacolo indecente?) di un breve anelito di vanità personale o di pochi, orfana di qualsiasi afflato ideale.
Insegnante di Lettere, Scuola Secondaria di 2° grado.
Direttore Casting, Bologna.
Insegnante.
Docente di Lettere. Scuola Secondaria di primo grado.
Ingegnere, membro di Retescuole (qui firmo a titolo personale), Milano.
Narratore, insegnante di filosofia e storia al Liceo Ariosto di Ferrara.
Aderisco senza se e senza ma.
Docente di Scuola Secondaria di primo grado di Milano. La Carta Costituzionale è stata definita la migliore al mondo, vogliamo che sia ancora così.
Impiegato. Sottoscrivo ogni parola.
Impiegato.
Libero professionista, Falconara M.ma (AN).
Psicologa-psicoterapeuta.
Medico, Mantova.
Docente di diritto, Milano.
Pensionata – Genova. Ero bambina alla scuola elementare, quando è stata promulgata la Costituzione e mi ricordo la speranza con cui è stata salutata come simbolo di rinascita dopo l’orribile esperienza della guerra (come bimba avevo sentito le bombe e visto le macerie, e non sapevo nulla di quanto l’aveva preceduta). Non avrei mai pensato di vedere il momento in cui quella Costituzione sarebbe stata così gravemente minacciata. Sottoscrivo di cuore.
Professore ordinario di storia del Nord America, Universita di Torino. Presidente della Commissione affari esteri del Senato dal 1994 al 2001.
Docente di Lettere Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Docente di materie letterarie.
Professore ordinario di Letteratura tedesca presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania.
Traduttrice, incredula di vivere questo nuovo medioevo, Torino.
Cittadina Italiana che si augura e spera in una Democrazia davvero partecipativa.
Professore di Chimica Fisica, università di Trieste. Da giovane credevo che certe cose fossero acquisite per sempre. Solo adesso mi accorgo che vanno invece continuamente riconquistate.
Docente di Filosofia e Storia.
Docente di Filosofia e Storia nei Licei. Condivido pienamente l’appello e lo sottoscrivo.
Teologo, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano.
Docente di Lettere nella Scuola Secondaria di primo grado. Nel clima culturale che i ragazzi respirano oggi è sempre più difficile parlare di eguaglianza e dignità della persona, spesso delegittimate nei fatti (volgarità diffusa anche nelle televisioni e sui mezzi d’informazione in generale, arroganza del potere, prevalere di logiche economiche ecc.), solo l’impegno, la passione, la coerenza di educatori e di uomini autentici di cultura possono far crescere nei giovani la consapevolezza della necessità di salvaguardare questi principi per il futuro di tutti
Insegnante – Milano.
Insegnante, scrittrice.
Cittadino.
Studente, Università di Bologna.
Direttore casting.
Aderisco e firmo l’appello.
Sono un emigrante italiano a Parigi, miniquadro in una banca, e faccio parte del gruppo 5 /12 Parigi che si sta cristallizzando in seguito al No berlusconi day. La nostra Costituzione nata dai valori della Resistenza non può essere nemmeno sfiorata da questi governanti senza valori né morale. Ringrazio i docenti che hanno voluto mettere on line la petizione.
Avvocato, Roma.
Insegnante, Milano.
Docente di Matematica e Fisica nei Licei – Cesena.
Insegnante precaria.
Io credo che, nel momento in cui il cosiddetto Cavaliere fosse stato tolto dal governo, si dovrebbe modificare la Costituzione per fare in modo che simili personaggi non possano più noecere alla collettività con la loro voglia di usare il popolo a loro uso e costume.
Psicanalista, Milano.
Dottoranda in Filosofia, Università del Salento.
Insegnante di Lettere, Brescia. I nostri ragazzi sanno poco o nulla della Costituzione: salviamola anche per loro e salviamoli dalla loro innocente ignoranza!
Docente di Lettere presso il Liceo “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia.
Condivido pienamente l’urgenza dell’iniziativa e ogni parola contenuta nell’appello.
Professore emerito di Pedagogia all’Università di Roma Tre. Non so se corriamo effettivamente i pericoli denunciati nell’appello. Credo però che il principio della dignità inviolabile della persona umana e del dovere inderogabile di solidarietà, componenti inseparabili dello stato di diritto, affermato chiaramente nella Costituzione, debba essere non solo affermato e difeso dagli intellettuali, ma anche testimoniato nella vita e insegnato nella scuola di ogni ordine e grado, come chiesero i Padri costituenti in un ordine del giorno votato per acclamazione il 22 dicembre 1947, dopo l’approvazione a stragrande maggioranza della Carta, che non è solo un “pezzo di carta”.
Docente di Storia contemporanea all’Università di Foggia. Superiamo il nostro silenzio colpevole. Testimoniamo la ricchezza ricevuta dai costituenti tutti e trasmettiamo alle nuove generazioni quei valori che la nostra Carta costituzionale ha fissato e che tante volte sono stati traditi.
… perché ognuno è responsabile se lascia fare
Studente di Architettura, Politecnico di Torino.
Insegnante di Lingua straniera. Condivido.
Docente liceale.
Libera professionista. Noale (Venezia).
Tutto questo sembra un incubo.
L’Italia si sta accartocciando su se stessa.
Noi cittadini non possiamo stare più a guardare.
Se permettiamo che tutto ciò che sta succedendo succeda fino in fondo, è anche colpa nostra perchè abbiamo delegato in questi anni i politici senza un sistema di controllo.
E adesso siamo arrivati al culmine della Tragedia Italia.
Insegnante di Lettere in pensione, di cesena. Ho insegnato per 30 anni nelle scuole superiori. Credo di aver trasmesso ai miei allievi, attraverso la lettura, il commento, la discussione il valore della nostra Costituzione che, in questo degrado culturale e civile, rischia di essere cancellata. Aderisco con tutto il cuore all’ appello.
Studente di Psicologia, Università di Torino.
Artigiana, provincia di Grosseto.
Docente di Latino e Greco nel Liceo Classico, Napoli.
Insegnante per attivitè di sostegno nella Scuola Secondaria di primo grado, Nuoro.
Pensionato. In Italia stanno strumentalmente ricreando le condizioni politiche e sociali che diedero la stura al fascismo.