Nel 2008 Jocelyn Benoist, filosofo francese formatosi alla Ecole Normale Supérieure de Paris, era arrivato in Italia con la traduzione de I confini dell’intenzionalità. Ricerche fenomenologiche e analitiche (Bruno Mondadori).
Oggi l’autore francese – classe 1968, membro degli Archives Husserl della capitale francese, White’s Visiting Professor alla Chicago University e titolare di una cattedra all’Université Paris-I Panthéon-Sorbonne – pubblica la sua ultima fatica: Sens et sensibilité. L’intentionalité en contexte.
Parte da Husserl e a Husserl ritorna, ma integra la riflessione fenomenologica con prospettive ispirate al nepositivismo novecentesco e alla filosofia analitica contemporanea. Nato da una sistematizzazione delle intuizioni già presenti ne I limiti dell’intenzionalità, Sens et sensibilité enuncia un’innovativa teoria dell’intenzionalità in contesto, traducendosi in esercizi di determinazione dell’intenzionalità in relazione alle circostanze in cui essa è immersa: da Intenzione e percezione (Parte Prima) a Pragmatica dell’intenzionalità (Parte Seconda), da Gli accidenti dell’intenzionalità (Parte terza) a Limiti e regolamento del contesto (Parte Quarta) a Sulla possibilità di un realismo intenzionale (Parte Quinta).
Editions du Cerf, Paris 2009, pp., 327, 37€
(LMZ)
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